I Lithops o "Sassi viventi"
La storia della scoperta dei Lithops inizia nel 1811, quando il botanico inglese William John Burchell , durante una spedizione in Sudafrica, osservò delle pietre modellate che scoprì essere piante con radici. Il genere "Lithops" , però , fu formalizzato nel 1922 da N.E. Brown, che attribuì questo nome al genere per indicare la somiglianza delle piante con le pietre (lithos in greco significa "pietra" e opsis "aspetto"). Quindi il nome Lithops deriverebbe dal greco e significa : "Aspetto di pietra".
Vediamo in foto l'areale geografico di questi curiosi sassolini vegetali: zone semidesertiche dell'Africa meridionale, in particolare la Namibia ed il Sudafrica. Hanno una loro particolare forma, che li fa assomigliare a sassi ma è un adattamento alle condizioni climatiche aride e calde del loro habitat naturale.
Sembrando dei sassi, i pochi assetati ed affamati animali di queste zone inospitali non li distinguono e non possono quindi mangiarli per dissetarsi.
In effeti i Lithops hanno delle
foglie " a finestrella" trasparenti in cui passa la luce del sole.
Queste foglie "cicciottelle" sono delle borsette piene di acqua, che
raramente bagna quei terreni.
Terreni che, tuttavia, sono di notte fortemente umidi e con la nebbia, la poca vegetazione si idrata.
le Lithops sono piante succulente della famiglia delle "Aizoaceae". La colorazione dei Lithops è un mimentismo, a seconda del tipo di terreno, vi sono piantine perfettamente allineate come colore alle pietre.
La classificazione definitiva di questa specie di cactus, tuttavia, venne fatta solo a metà del ‘900 con il trattato di Desmond e Naureen Cole, intitolato Lithops – Sassi fioriti.
Dalla fenditura che divide le due foglie, ogni anno, in autunno, nascono i magnifici fiori a forma di margherite, che smascherano la natura di piante di quelli che sembrerebbero sassi. I fiori hanno dimensioni molto grandi rispetto alla pianta, circa quattro o cinque centimetri di diametro, con tanti colori accesi che vanno dal bianco al giallo, arancio e durano solo una settimana, per non disperdere eccessivamente sostanze liquide e nutritive.
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